Proseguendo con il nostro progetto sociale di creatività urbana a Napoli Est CUNTO, oltre il tempo programmato, siamo riusciti ad attrarre nuovi finanziamenti da parte di privati, in particolare dal Rotary Club Napoli Est, potendo avviare così nuovi laboratori riuniti nel seguito progettuale CUNTO Plus.
Abbiamo scelto quindi di proseguire il processo di proiezione del personaggio immaginario Rosario Cunto da uno a molti, in parte già avviato con la realizzazione del testo “Una Mattina d’Est“, realizzando un vero e proprio brano con una base musicale composta da Davide Deiv Esposito, giovanissimo produttore di basi per passione e beneficiario della borsa di studio donata dalla Fondazione Vodafone Italia, coinvolgendo artisti di calibro nazionale della scena del rap italiano. Hanno aderito con grande entusiasmo, spinti dalle ragioni del progetto e dalla possibilità di premiare attraverso la produzione di Davide tutti i giovani talenti in condizioni difficili di emersione del proprio colore contro il grigio della periferia: Clementino, Tripla, Gransta Msv, Lucariello, Dope One, Sha One, Paura, Sangue Mostro, Ekspo, Cenzou e dj Uncino per gli scratch.
Dopo l’audio il video e dopo il brano il clip. Così, in fase laboratoriale, i ragazzi del progetto CUNTO si sono dedicati alla sceneggiatura e alla preparazione del video musicale, per il quale abbiamo coinvolto molte delle persone conosciute lungo il nostro percorso, ad esempio i responsabili degli enti partner, guidati dall’esperienza e dalla maestria di Sha One.
Rosario è nato a Napoli Est: un nome scelto anzitutto per omaggiare la forte religiosità popolare locale. Non è un caso quindi se la sceneggiatura del video si svela seguendo i misteri gioiosi, dolorosi e gloriosi del Rosario cristiano. La gioia corrisponde alla nascita del bambino e al colore che Rosario, ma in verità tutti i bambini, porta dentro di sé. Per questo nella prima scena del video Rosario inizia a colorare sui muri di casa ma la madre non rimprovera la sua azione perché sa che la perdita del colore, come avviene nelle scene successive, procura sempre un trauma. Quando la nonna gli donerà il Rosario cristiano, il protagonista sarà come battezzato: ottiene un nome, ma ancora non si conosce. Nella terza strofa, al contrario, Rosario inizia a conoscersi meglio, così quando scende dal bus, gira la visiera del suo cappello su cui c’è scritto “CUNTO”, come il progetto, ma in verità è il suo cognome. Rosario ha scelto la sua nuova identità e firmerà con questo pseudonimo i graffiti che realizzerà nel proprio quartiere, opera di rigenerazione e riqualificazione. Rosario Cunto sa che con il colore si può combattere il grigio delle periferie e per questo, dopo aver superato una crescita personale anche contro bulli, paure e disorientamenti, continuerà a conservare il proprio colore interiore, anzi trasmettendolo a chiunque egli conosca, impegnandosi anche socialmente, come nella scena finale del video, con un laboratorio realizzato insieme ai bambini e alla bambine di Napoli Est: il colore diviene quindi, insieme alla creatività urbana, lo strumento per un nuovo impegno sociale ed un nuovo valore per la comunità.
Nessuna comparsa del video può dirsi casuale. Partendo già dai ragazzi che hanno interpretato Rosario Cunto nella sua fase di crescita, i ragazzi del laboratorio con Sha One, fino allo stesso Davide Deiv Esposito che, con la sua passione per la musica, è esempio di chi prova a non spegnere il proprio colore nel quartiere, complice la guida esperta del writer interpretato da Zues40, nato anch’egli nella periferia di Napoli. La mamma di Rosario è interpretata da Nadia Vitiello dell’Azienda Circumvesiviana srl (ente proprietario dell’immobile che ospita il nostro Centro Territoriale), il medico soccorritore è Giuseppe Nardini, medico e presidente del “Rotary Club Napoli Est”, giunto realmente in soccorso del progetto. E così tanti altri ancora, così da rendere concretamente partecipata anche quest’altra produzione di CUNTO.