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Oculus – Giovani Operatori per la Creatività Urbana
Oculus – Giovani Operatori per la Creatività Urbana
Il primo programma di formazione nazionale per 40 giovani operatori
dal
03 dicembre 2018
al 24 luglio 2019
Vista l’esplosione della creatività urbana in tutto il mondo e il nascere di numerosi festival, esposizioni e iniziative che coinvolgono sempre più giovani talenti nell’ambito della ricerca e dello sviluppo dei linguaggi urbani, Inward con Amesci ha ideato e guidato il progetto Oculus – Giovani Operatori per la Creatività Urbana, una proposta creativa per nuove figure professionali da formarsi nel settore della creatività urbana in partnership con le tre ACU Il Cerchio e le Gocce di Torino, Macross di Trieste ed Xpression di Bergamo, insieme a Khorakhanè di Abano Terme.
Il progetto, nato con l’intento di premiare il talento nei campi della creatività e delle tecnologie applicate all’industria culturale e dell’intrattenimento, ha coinvolto gli esperti più noti del settore, tra i quali: Pietro Rivasi; Monica Caputo; Eduardo Suraci; Mauro Italiano, co-fondatore di Truly Design Studio; Diego Fadda; Mattia Campo Dall’Orto; David Ardito; Francesco Patat; Andrea Antoni; Alessandro Dado Ferri; Ruben Marchisio; Luca Pichestein; Fijodro Benzo; Emanuele Ronco di Truly Design Studio; Claudio Musso; Enrico Sironi e Alessandro Minnino.
“Oculus – Giovani Operatori per la Creatività “: lezione in aula con Eduardo Suraci presso il Centro Territoriale per la Creatività Urbana a Napoli
“Oculus – Giovani Operatori per la Creatività “: lezione in aula con David Ardito presso il Polo Giovani Toti di Trieste
“Oculus – Giovani Operatori per la Creatività “: lezione in aula con Enrico Sironi in arte Hemo presso Ink Club ARCI di Bergamo
“Oculus – Giovani Operatori per la Creatività “: lezione in aula con Ruben Marchisio presso Docks74 Art Gallery di Torino
Dopo una serie di lezioni in aula è stata avviata una fase di tutoraggio da remoto che ha visto il coinvolgimento dei tutor dell’Associazione Culturale Khorakhanè; i quaranta partecipanti sono stati dunque suddivisi in gruppi operativi e per un mese hanno svolto attività di relazioni con enti pubblici e territorio, curatela artistica, logistica e tecnica, comunicazione e promozione per la finalizzazione di un’opera di street art.
Durante il work in progress i beneficiari hanno continuato a svolgere le loro mansioni affiancando ad esse una serie di attività finalizzate alla conoscenza e alla condivisione con la comunità residente, tramite laboratori di writing, stencil e poster art, più una serie di giochi di società realizzati durante il soggiorno nella città di Padova; l’occasione è stata proficua anche per programmare una tavola di discussione con alcune delle più importanti realtà territoriali e nazionali dal titolo “La Creatività Urbana a Servizio della Comunità”.