Su Piazza Crocelle ai Mannesi, nel cuore del centro antico di Napoli, a pochi passi dal Duomo, si affaccia il grande volto di “Gennaro”. L’ingresso a Forcella, quartiere storico e turbolento, si è arricchito dell’arte di Jorit AGOch: lavorando in un periodo molto critico, in cui gli eventi sembravano annunciare la ripresa di faide locali, ed entro il 19 settembre, giorno del Santo patrono, lo street artist napoletano famoso nel mondo ha omaggiato grandemente sia il rione tanto discusso della città sia, soprattutto, un’amore superiore dei cittadini.
Jorit ha effettuato personalmente un sopralluogo in città individuando la parete, suscitando, proprio per la vicinanza al Duomo, l’idea di poter realizzare un omaggio a San Gennaro. Tutto si è concretizzato nel mese di settembre 2015, insieme a Stefano Maria Capocelli, da sempre interessato alla riqualificazione della zona.
L’opera, sin da subito, ha destato molte curiosità, in particolar modo per la caccia all’identità nascosta, prima identificata con Maradona e Viviani, poi riferita, con un confronto inesatto e problematico, a Nunzio Giuliano, esponente del clan omonimo. Come svelato quindi, con tempi imprevisti, dallo stesso street artista, in riferimento all’interpretazione falsata del soggetto, il vero modello di ispirazione per il suo “Gennaro” è stato un amico dello stesso, giovane operaio, modesto ed onesto come i natali che si raccontano del Santo, scelto dall’artista per adempiere a un compito altissimo: sciogliere la santità del Santo nel corpo del popolo napoletano, restituendo al tempo stesso piena umanità al volto del Patrono. Ricerca che Jorit ha condotto, come fatto anche per “Ael“, tramite lo studio del ritratto fotografico, da sempre confermata dall’incisione del ”rito pittorico”, sua firma e simbolo di appartenenza alla grande tribù umana fondata sul principio assoluto dell’uguaglianza ed ispirata ai modelli caravaggeschi.
L’intervento ha interagito con i cittadini e commercianti locali stimolando in loro conoscenza estetica e un nuovo orgoglio territoriale, divenendo simbolo del quartiere; l’hanno dimostrato curiosi, cultori, turisti, le prime cartoline comparse sulle bancarelle di Forcella ed anche l’attenzione posta da Roberto Saviano che ne ha commentato e condiviso il pieno significato tramite social, proprio il 19 settembre.
A seguito del particolare fermento religioso popolare incitato, l’opera, per la prima volta nella storia della street art, ha poi ricevuto una benedizione da padre Angelo, parroco della Chiesa di San Giorgio Maggiore, ad angolo con “Gennaro“, al cospetto dei promotori, del duca don Riccardo Carafa d’Andria, vicepresidente della Eccellentissima Deputazione della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro, Paolo Jorio, direttore del Museo del Tesoro di San Gennaro, di Ciro Borriello, Assessore al Decoro Urbano, e Alessandra Clemente, Assessore ai Giovani, Creatività e Innovazione del Comune di Napoli, e degli abitanti del quartiere.
L’opera ha avuto ed ancora riceve una vastissima copertura mediatica ed è entrata a pieno regime nei percorsi turistici anche non principalmente dedicati alla street art, con tutto il carico di significato che la sua genesi reca impresso nei colori vividi e nel suo sguardo intenso e umano, prim’ancora che santo, nuovamente ed eternamente a protezione del popolo napoletano.
Per questi motivo è stata realizzata una produzione di stampe ufficiali dell’opera che ha lo scopo di sostenere le attività della cooperativa sociale Arginalia. L’edizione è stata realizzata in tiratura limitata a 100 copie e stampata con tecnica fine art sotto la diretta supervisione dell’Artista.