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Ad Majolica. Museo Diffuso delle Maioliche della Street Art

La prima residenza di creativi urbani per la produzione di maioliche rivisitate dalla street art

dal 13 dicembre 2013 al 22 dicembre 2013

Con Ad Majolica – Museo Diffuso delle Maioliche della Street Art la creatività urbana si è fusa con la promozione territoriale e il recupero delle tradizioni grazie a sette tra i più importanti creativi italiani: Made514, ShaOne, Mattia Campo Dall’Orto, Joys, Rosk, Jorit e Verbo.

INWARD Osservatorio sulla Creatività Urbana ha ideato e curato una vera e propria residenza artistica, della durata di dieci giorni, che si è svolta nel Comune di Vietri sul Mare presso il laboratorio di Vincenzo Santoriello, maestro dell’arte ceramica vietrese, famoso per aver lavorato con artisti del calibro di Ettore Sotsass, Enzo Cucchi e Miquel Barcelò. Inizialmente, gli artisti selezionati hanno partecipato ad un interessante workshop dedicato all’approfondimento delle tecniche tradizionali delle maioliche di Vietri.

: Il laboratorio Santoriello adoperato come sede artistica dagli street artist per il progetto Ad Majolica – Museo Diffuso delle Maioliche della Street Art

: Ad Majolica – Museo Diffuso delle Maioliche della Street Art. Made514, ”Tangerine sound”

: Ad Majolica – Museo Diffuso delle Maioliche della Street Art. ShaOne,”SHA”

: Ad Majolica – Museo Diffuso delle Maioliche della Street Art. Mattia Campo Dall’Orto, ”Asino chi guarda”

: Ad Majolica – Museo Diffuso delle Maioliche della Street Art. Rosk, ”Un amico scotchato”

: Ad Majolica – Museo Diffuso delle Maioliche della Street Art. Joys, ”Taglia e cuci – na”

: Ad Majolica – Museo Diffuso delle Maioliche della Street Art. Jorit AGOch, ”Vincenzo”

: Ad Majolica – Museo Diffuso delle Maioliche della Street Art. Verbo, ”Home Street Home”

Ogni artista ha poi liberamente reinterpretato la tradizione con il proprio personalissimo stile, mescolando tecniche plurisecolari ad altre più recenti. Proprio in questo atto si racchiude la sintesi sperimentale del progetto, che mette in relazione una delle correnti artistiche più attuali con la sapienza artigiana antica di secoli, al fine di produrre oggetti ad alto contenuto creativo da immettere nel mercato. Ad Majolica nasce, infatti, per provare a generare una microeconomia, ponendo in relazione il produttore, l’artista e i possibili clienti. Può accadere infatti che si generino royalties per gli street artisti, se la propria opera o una parte di essa dovessero allettare turisti, passanti o curiosi, tanto da chiederne riproduzione alla fabbrica, che a sua volta ha un contratto commerciale con gli artisti.

Ad Majolica – Museo Diffuso delle Maioliche della Street Art sarà presto installato sul territorio, per trasformare un prodotto eccellente anche in uno strumento di fruizione, immaginando percorsi speciali per cittadini e turisti.

Tra i partner del progetto, cofinanziato dalla Regione Campania, anche l’Osservatorio Culture Giovanili Ocpg dell’Osservatorio Regionale Permanente sulla Condizione Giovanile del Settore Politiche Giovanili della Regione Campania, istituito presso il Dipartimento di Scienze Politiche, Sociali e della Comunicazione dell’Università degli Studi di Salerno.