“48×50 Segnalibri” è il titolo scelto per la prima esposizione che ha posto a confronto le due famose produzioni “Quarantotto Segnalibri” e “Cinquanta Segnalibri“, grazie alla promozione di INWARD e della Fondazione Valenzi.
Le prime 48 produzioni, realizzate da 24 graffiti writer, hanno messo in evidenza, già nel 2005, l’osservazione della maturità del fenomeno come oggetto poetico, rappresentando anche l’esordio nel mondo dell’arte contemporanea per molti degli artisti coinvolti. Successivamente, nel 2017, le originali opere di 25 esponenti italiani di street art e nuovo muralismo sono confluite in una nuova collezione, panorama multiforme che riflette differenti background e restituisce la ricchezza dei diversi stili tipici dell’ancora più attuale e ampia creatività urbana italiana.
Con questa nuova proposta curatoriale, INWARD ha presentato al pubblico le collezioni puntando su tre livelli di lettura: il primo racconta una delle possibili evoluzioni del graffiti writing dai pezzi in miniatura al concettuale; il secondo riporta vari stili e forme della street art e del nuovo muralismo, tra illustrativo, realistico, astratto, geometrico, informale; il terzo infine sperimenta dialoghi tra i due flussi, negli accostamenti verticali tra le opere. Per l’occasione sugli schermi in sala è stato riprodotto il montaggio di video da eventi di graffiti writing (Panico Totale), street art (HIU) e nuovo muralismo (Picturin).
Gli artisti e le relative opere esposte sono: Airone (Dirty reversible, Clean reversible), AtomUan (Opacare locum), Bean One (Flowers’n’arrows, Outline golden), Cyop (Rispondi, Tenendo presente che…), Demon (New York Soft, L’impronta), Diamond (Shaolin shadow boxin, Omaggio a Thomas T.Heine), Dropsy (Soul Jah 1, Soul Jah 2), Eno (Reato?, Writing engine), Iabo (Lettura preoce 1, Lettura precoce 2), JB Rock (Katsushika, Komeini), Kaf (Strani animali osservano segni, Dopolavoro), Kayone (Segnalibro n.1, Segnalibro n.2), Kemh (Vita quotidiana…, Senza titolo), Ozon (My name is Ozon, Mr. Arnold), Phato (Almost blue, City vision), Polo (La Ragione – prima parte, La Ragione – seconda parte), Pope (Io sono un writer, Primi piani), Rae Martini (Underground KIng’s part A, Underground King’s part B), Slork (2 names one mind, …is not a crime), Stand (The wrestler part one. The wrestler part two), Verbo (Alberi, Ducati), Wany (L’istinto della lettera e forma, CrazyBluRabbit), Zeno.K (Raina in mongolfiera, Timidezza), Zentwo (Essenze/01, Essenze/02); Alberonero (Reticolo 1 e Reticolo 2), Bifido (Annoiarsi è masticare tempo), Camilla Falsini (Aria/acqua), Corn79 (Communication 02 e Moving composition 02), Daniele Nitti Hope (Il coccodrillo della fossa e L’uovo magico), Flycat (FVTURI$MO CAELESTE), Geometric Bang (A tiger in bloom e Magician), Giorgio Bartocci (Architettura liquida 1 e Architettura liquida 2), Giulio Vesprini (SL 3 e SL 4), G-loois (Instabile), Gola Hundun (01 e 02), Gue (Ritagli), Ironmould (Cablesmarker_pttrn bm001 e Cablesmarker pttrn bm002), Kerotoo (Terra inanis et vacua seu potentia divina alias Sono il numero zero. Parte#1:fuoco e Parte#2:acqua), La Fille Bertha (Half a breath 1/2 e Half a breath 2/2), Loste (Silvia), Luigi Loquarto Gig (Accumuli), Matteo Brogi (Seasons of life 1 e Seasons of life 2), Mattia Campo Dall’Orto (Blade Domino), Mr. Fijodor (Balena e Omino in lungo), Orticanoodles (Portrait of Andy Warhol), Rmogrl8120 (N.4 e N.8), Rosk (Memories), Xel (Big city slice e Il Borgo sospeso), Zeus40 (Il codice).
L’esposizione, allestita nella sede del Maschio Angioino, Sala Litza Cittanova Valenzi, si è conclusa con il talk “Ieri, oggi, domani: la creatività urbana tra memoria dibattito e prospettive“, moderato da Luca Borriello, direttore INWARD, e con la partecipazione di: Alfonso Trapuzzano, segretario generale Fondazione Valenzi; Massimiliano Manfredi, consigliere Regione Campania; Sandro Fucito, presidente Municipalità VI Comune di Napoli; Alberto “Polo” Cretara, artista napoletano, pioniere del graffiti writing in Italia.
Il dibattito, che ha visto la presenza in aula di molti artisti ed esponenti napoletani del settore, ha analizzato i progressi finora compiuti nell’ambito della creatività urbana in Italia ed in particolar modo in Campania, discutendo delle strategie future di valorizzazione, conservazione e produzione per artisti ed operatori, con il coinvolgimento delle istituzioni, delle università e delle associazioni.