Il primo dei laboratori di street art per il progetto “OpenSPACE: Spazi di Partecipazione Attiva della Comunità Educante” è partito dalla città di Reggio Calabria.
Qui Mattia Campo Dall’Orto ha dato vita all’opera “Le tarantelle di Gianna”; dall’analisi del materiale ricevuto e dall’incontro avuto con gli studenti, l’artista ha isolato alcuni elementi significativi per valenza simbolica e potere iconografico. Tra gli antichi mestieri perduti si è concentrato su quello del cantastorie, metafora della conoscenza che si tramanda da individuo ad individuo, proprio come il rispetto per la cultura e l’amore per il proprio territorio. La volontà di intersecare i tamburelli di due cantastorie di diversa età e sesso indica il confronto generazionale fra continuità e rottura. Dei pattern geometrici marcano ulteriormente la frammentazione e la complessità di questo confronto. Tra gli elementi paesaggistici scelti vi sono la pietra e il fico d’india: la prima richiama le antiche case, costruzioni rappresentative del passato; il secondo simboleggia il colore, la vita e l’acqua. Sulle pietre sospese vi sono figure di animali, piante, case e oggetti ricorrenti nei disegni degli studenti.
Imparare a conoscere il territorio in cui si è nati e in cui si vive vuol dire iniziare a conoscere anche sé stessi: il grande murale, che diviene dunque un nuovo punto di riferimento del quartiere e alla cui creazione i giovani studenti sentiranno di aver concretamente contribuito, lascia così una nuova traccia che potrà in futuro fungere da stimolo per altri giovani e curiosi studenti del territorio.
Il progetto, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà, è guidato da ActionAid Italia in partnership con Bayty Baytyk, Cittadinanzattiva Onlus, CONI, Fondazione L’Albero della Vita – onlus, Federgat, Giovanni Paolo II, Inward – Osservatorio Nazionale sulla Creatività Urbana, Mario Cucinella Architects, JA Italia, Comune di Bari, Città di Reggio Calabria, Comune di Palermo e “Laboratory for Effective Anti-poverty Policies (LEAP) – Università Bocconi”.